Gloria, trent’anni passati, impulsiva, impaziente e alquanto distratta. Non conosco le sfumature e non mi piacciono le vie di mezzo. Dopo dieci anni vissuti all’Isola d’Elba, e una lunga relazione ormai alle spalle, sono tornata a Parma, la mia città natale, per andare punto e a capo e ripartire dalle origini.
[...]
L’8 ottobre 1946 mio nonno Attilio diede vita a una delle mercerie storiche della città, tuttora in attività grazie a suo figlio Otello, mio padre, che la gestisce dagli anni Novanta. Qui arrivo io. Dicono che la prima generazione crei, la seconda mantenga e la terza distrugga. E indovinate un po’ chi è intenzionata a smentire questa teoria? Voglio dare una seconda possibilità a tutti i capi invenduti che nei decenni sono stati archiviati e tenuti nell’ombra, recuperandoli uno a uno assieme alla storia che li accompagna. Per fare questo ho bisogno di ricostruire il legame col mio passato e c’è solo un posto dove andare: la casa in collina dei miei nonni, il contenitore dei ricordi perduti della mia infanzia. Peccato che tornando lì dopo molto tempo, abbia scoperto che sia stata data in affitto a una certa Anna, una donna schiva e misteriosa. E poi c’è Leonardo, il bel fisioterapista che sembra avere tutte le carte in regola per diventare l’amore con la A maiuscola. Volete sapere come andrà a finire? Be’, non vi resta che leggere la mia storia.