Il testo rappresenta un'introduzione all'economia comportamentale, una nuova branca dell'economia che - partendo da una serie di anomalie comportamentali degli individui e da quanto è emerso da numerosi esperimenti di laboratorio e sul campo - abbandona le ipotesi della teoria economica standard di agenti pienamente razionali, egoisti, lungimiranti e dotati di grande forza di volontà.
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L'economia comportamentale usa concetti tratti dalla psicologia e dalla sociologia per rappresentare le decisioni di individui con limiti alla razionalità, che commettono errori sistematici, decidono sulla base di punti di riferimento e sono avversi alle perdite. Essi fanno ampio uso di euristiche, hanno difficoltà nel valutare le probabilità e formulano giudizi sbagliati. Inoltre danno eccessivo peso all'utilità corrente a scapito delle conseguenze future e sono temporalmente incoerenti, interessati all'equità e alla reciprocità, fanno confronti sociali e risentono del giudizio e della pressione degli altri. Il manuale illustra in dettaglio questi aspetti fornendo una sintesi delle nuove teorie e dei risultati dei numerosi esperimenti condotti. Nell'ultima parte esamina le importanti implicazioni per quanto riguarda gli incentivi e la politica economica.