La storia entra nei corridoi di casa. Una bambina vede improvvisamente cambiare l'intero scenario di una tranquilla vita borghese, un professore di lettere classiche precipita nel baratro di una famiglia spezzata e di un figlio allontanato, una donna, rimasta sola dopo il suicidio del marito a crescere una bambina, deve affrontare un cammino di difficoltà e umiliazioni.
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Sono tutti destini a confronto sotto la stessa fosca cupola (le Leggi contro gli ebrei del 1938) quelli affrontati nei tre romanzi di Lia Levi, ora riuniti in un unico simbolico volume. Si tratta di "Una bambina e basta" (Premio Elsa Morante opera prima), che ha superato da tempo la decima edizione, dell'"Albergo della Magnolia" (Premio Moravia 2002) e dell'"Amore mio non può", da cui Manuela Kustermann ha tratto un monologo teatrale.