Il volume intende presentare la letteratura comparata attraverso la storia dei tentativi di autodefinizione critica ed operativa con cui la disciplina si è storicametne rivelata a se stessa e ai propri fruitori in un confronto continuo con la propria tradizione, con la prassi ermeneutica e con la comunicazione letteraria e culturale internazionale.
[...]
Nella convinzione che la letteratura comparata possa e debba darsi a conoscere nella forma della storia della propria evoluzione e definizione, vengono qui raccolti e inquadrati attraverso una preliminare e sintetica ricostruzione storico-critica i contibuti di alcuni studiosi e comparatisti che hanno segnato la storia della disciplina nel nostro secolo. La maggior parte degli interventi viene qui presentata per la prima volta in traduzione italiana. Si tratta di: J. Texte, «Introduzione a "L.P. Betz, La littérature comparée.Essai Bibliographique"» (1900); B. Croce, «La letteratura comparata"» (1902); F. Baldensperger, «Letteratura comparatista» (1937); R. Wellek, «La tavola dei valori del comparatista» (1937); R. Wellek, «La crisi delal letteratura comparata» (1958); R. Wellek, «Nome e natura della letteratura comparata» (1970); Henry H.H. Remak, «Definizione e funzioni della letteratura comparata» (1971); U. Weisstein, «Lasciate ogni speranza: la letteratura comparata alla ricerca delle definizioni perdute» (1988); E. Miner, «Gli studi comparati interculturali» (1989); A. Gnici, «Bisogna de-colonizzare noialtri europei da noi stessi, ma non da soli, ovvero la letteratura comparata come disciplina della reciprocità» (1994). Completano il volume due ricchi saggi bibliografici sulla comparatistica in Italia e sulla disciplina da un punto di vista generale e internazionale.