Fra tutti i generi della poesia greca l'epigramma, solo in apparenza minore, si è dimostrato, in certa misura, il più duttile e vitale, portatore di contenuti diversissimi ma universalmente umani.
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Nella misura breve di pochi versi, di pochi distici, innumerevoli poeti, cantori ispirati o umili e anonimi artigiani della parola, seppero piegarsi a una concisione straordinaria, senza la quale l'effetto dei loro componimenti sarebbe irrimediabilmente venuto a mancare. In tale ottica l'epigramma rappresenta una sfida lanciata all'acribia degli interpreti moderni, di cui questo volume vuole essere un'ulteriore ricca testimonianza attraverso contributi che, pur nell'inevitabile e anzi benvenuta diversità d'impostazione, si rivelano complementari per l'approfondimento di testi che ad ogni rilettura svelano sempre nuove e impensate ricchezze. Nell'analisi di epigrammi eterogenei per epoca, ambiente e ispirazione, i singoli studiosi hanno tentato di rivelarne l'intima complessità, la singolare commistione di registri stilistici apparentemente inconciliabili, la fittissima rete di rimandi alla tradizione letteraria che stava alle spalle di ciascun poeta. Per giungere a tale risultato, i diversi interventi hanno messo a frutto tutte le tecniche dell'analisi filologica, linguistica, storico-letteraria, scoprendo i segreti di testi che, pur lontanissimi fra loro e da noi, possiedono ognuno caratteristiche peculiari e una sottile attrattiva che non possono e non debbono sfuggire al lettore avvertito.