L'idea di considerare le strutture e i linguaggi della carta stampata come un insieme organizzato e di farne una delle grandi narrazioni dell'identità nazionale risale al primo Novecento: Giuseppe Prezzolini, Angelo Fortunato Formiggini, Piero Gobetti interpretavano modernamente il tessuto delle case editrici come un'istituzione fondante della nuova società civile.
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Quella dell'editoria è una storia appassionante da scoprire, mentre l'integrazione europea pone visibilmente il problema delle ancora fragili e ristrette basi culturali della nostra larghissima classe media. Il saggio intende tracciare la parabola ascendente e discendente del libro come medium centrale nella cultura italiana.
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