Come di consueto nelle antologie, Osamu Tezuka sperimenta con il racconto breve i modi migliori per fondere i suoi generi preferiti (come fantascienza, thriller e western) con i messaggi e i temi a lui più cari.
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In queste storie, risalenti al 1971-1972 e contraddistinte da tematiche e atmosfere mature, la sua attenzione si concentra sul dualismo insito in ogni essere umano: come possiamo essere capaci di infinite crudeltà, di guerre e razzismo, e allo stesso tempo di gesti pieni di dolcezza e amore? Nel lontano passato come in un futuro robotico, le domande poste dal Dio del Manga rimangono vitali e importanti, tanto quanto questi racconti.