"Pagine azzurre" è un romanzo dichiaratamente autobiografico la cui protagonista, Lucia Wade, vive la stessa parabola umana e professionale toccata in sorte all’autrice, Eleanor Perry.
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È una sceneggiatrice di talento, sposata con un regista più giovane con cui ha formato una fortunatissima coppia creativa, vincitrice di due Emmy e candidata all’Oscar, baciata dal successo dell’opera prima, nome di punta degli Studios hollywoodiani per almeno un decennio; ma è quando alla donna inizia a stare stretto il rapporto col marito, il gender gap economico e di status, il sentirsi quasi una appendice non troppo desiderata del regista sulla cresta dell’onda, che l’intera industria cinematografica le volta le spalle, ripone i tappeti rossi e chiude a doppia mandata ogni porta e portone.