Claudia stringe in mano quella che sembra la scatolina di un gioiello. Al suo interno, invece, c'è qualcosa di molto più prezioso: un pezzettino di carta con il disegno di uno stemma, il frammento di un passato sconosciuto. Apparteneva a sua nonna, una figura enigmatica di cui, però, Claudia non sa nulla.
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In un momento in cui la sua vita sembra cadere a pezzi, quella scoperta è il punto di partenza per un viaggio che la porta lontano da tutto. Un viaggio che comincia all'Avana, a Cuba, in una casa grande e maestosa, disabitata dagli anni Cinquanta. A un primo sguardo, sembra di trovarsi di fronte a una fotografia in bianco e nero, un'immagine sospesa nel tempo. Ma Claudia capisce che dietro i mattoni ingrigiti e ricoperti di muschio quel luogo custodisce storie importanti: amori, passioni, delusioni e anche una tragedia indicibile che ha messo fine all'innocenza e alla felicità di un'intera famiglia. Con l'aiuto di Mateo, un ragazzo conosciuto proprio a Cuba, Claudia inizia a scavare nel passato delle persone che abitavano quelle mura. Presto si accorge che ogni segreto, ogni evento, in qualche modo, la riguarda direttamente. Mettendo insieme pezzi di vita dei suoi antenati, scopre la chiave per ripartire e mettere insieme i cocci della sua. Ma adesso dipende da lei. Sarà capace di far tesoro delle sue scoperte e di ascoltare davvero il suo cuore? Dopo "Le figlie di Hope House", Soraya Lane torna in libreria con un nuovo romanzo, "La figlia di Cuba".