I Malivieri sono una normalissima famiglia di Aix-en-Provence, nel Sud della Francia: il padre Bruno, maestro elementare, la madre Agnès, casalinga, e le tre figlie Sabine, Hélène e Mariette. È una vita tranquilla, la loro, scandita dal lavoro del padre, dai tempi scolastici delle bambine e, la domenica, dalla messa seguita dall'immancabile picnic in campagna.
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Lentamente, però, la loro vita si stravolge. A spostare l'asse intorno a cui ruota la vita di famiglia non è un episodio in particolare né un evento che li colpisca direttamente o indirettamente, ma la trasformazione inesorabile dei costumi, della cultura e dell'approccio al mondo che negli anni Settanta del Novecento ha radicalmente cambiato il pensiero europeo e polverizzato molti punti di riferimento, soprattutto morali, fino ad allora vigenti. Nel 1970 Sabine, la più grande delle figlie, ha quattordici anni, Hélène undici e Mariette tre. Gli anni Settanta sono gli anni delle rivendicazioni operaie, del movimento femminista, della droga e della musica rock, sono gli anni in cui nascono il movimento ecologista e quello per i diritti degli omosessuali, sono gli anni dell'amore libero, della trasgressione e della demolizione dei vecchi valori. L'impatto sulla famiglia Malivieri è dirompente.