Qualcuno per arrivare a New York ci mette una vita, altri ci trascorrono solo qualche anno, giusto il tempo di diventare la persona che immaginavano di essere, e poi se ne vanno altrove. A cercare di capire cosa resta di se stessi, quando il sogno si incancrenisce o esplode. E poi ci sono quelli che a New York non arrivano mai, e convivono con la sua nostalgia.
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Pensavano che avrebbero formato una band, che avrebbero lasciato il segno nelle gallerie di arte contemporanea, che si sarebbero innamorati di qualcuno di indimenticabile. Per un po' ci hanno provato, e il loro ostinato tentativo, lo slancio innocente e romantico verso quello che potevano essere, è tutto ciò che conta ai fini di questa storia. "Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra" è il romanzo di una lunga adolescenza americana che va dagli anni settanta ai primi anni duemila, fatta di incontri e di separazioni, di prime volte e di "care strane matte ragazze" destinate a uscire di scena. Jane e Michael, Zelda e Francis, Ginger ed Edward si trovano in mezzo alla città e iniziano a scambiarsi libri, canzoni e lettere d'amore; provano a crescere insieme confrontando i propri miti e abbattendo i propri idoli. Sanno che non durerà per sempre ma sanno anche che qualsiasi apocalisse li distruggerà, sarà comunque meravigliosa.