Sette metri quadri: sono le dimensioni della cella in cui Carl Mørck sta marcendo. È stato arrestato con l’accusa di traffico di droga e omicidio, due crimini che sarebbero legati a un caso irrisolto di quindici anni prima, noto come “il caso della pistola sparachiodi”. In quell’occasione un collega poliziotto fu ucciso e un altro rimase gravemente ferito.
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L’indagine portò alla nascita della Sezione Q, la squadra investigativa speciale della polizia di Copenaghen al lavoro sui cold cases. Porte serrate, cancelli sprangati, sferragliare di chiavi: Carl – fino a poco prima un uomo grande, forte e onesto – è rinchiuso nella prigione di Vestre e questa adesso è la sua realtà, il suo mondo è tutto dentro una gabbia. Carl è un testimone scomodo e qualcuno l’ha incastrato. Tra criminali che lui stesso ha mandato dietro le sbarre, truffatori e agenti corrotti, gli resta solo un’arma: la sua squadra. Ma come faranno Rose, Assad, Gordon e Mona a salvarlo, ora che qualcuno ha messo una taglia da un milione di corone sulla sua testa? Chi è stato, e perché? Con un mix perfetto di tensione e irresistibile umorismo, quella di Carl e dei suoi fidati compagni sarà una corsa contro il tempo, che metterà a dura prova la lealtà e il coraggio dell’intera Sezione Q. In copertina: illustrazione di Cosimo Miorelli. Quanto misura l’inferno? L’ultimo caso della Sezione Q.