È un'alba uguale a tutte le altre, soltanto un po' più lunga, quella in cui Ettore Manfredini si sveglia appena morto nella casa accanto al macello che è stato il centro della sua vita e di cui conosce ogni lamento, ogni cigolio. Dipingendo l'affresco di una dinastia del Novecento fondata sulla carne e sulla menzogna, Marcello Fois ci regala un romanzo semplicemente maestoso.
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Perché vivere, forse, non è nient'altro che un'immensa distrazione dal morire.