Luglio 1943, Bari. Un corteo pacifico di studenti che festeggiano la caduta del regime si imbatte in un presidio di soldati e miliziani. Gli spari lacerano l'aria rovente e spezzano decine di giovani vite in marcia per la libertà. Alessandro Latorre, diciassette anni, assiste impotente a una violenza efferata, destinata a segnare per sempre la sua generazione.
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Per lui, come per tanti altri ragazzi, quella è l'estate in cui l'innocenza finisce. Italo Acquaviva, detto Lallo, è il "cugino gemello" di Ale, nato lo stesso giorno dello stesso anno. Sono opposti e inseparabili. Lallo è un ribelle, campione dello sport, promessa del circolo canottieri della città; Ale, impegnato in politica, frequenta brillantemente il liceo classico e suona nei Jazz Boys, una piccola band clandestina. A settembre dopo l'armistizio, un gruppo di giovani intellettuali occupa la sede di radio Bari, e in breve tempo lo strumento di propaganda del regime si trasforma nella più importante voce della lotta di liberazione in Europa. E' proprio negli studi radiofonici che Alessandro incontra Carolina Fitzgerald, una giovane italo-irlandese rifugiatasi a Bari con la famiglia dopo il bombardamento di Roma. Carolina è brillante, ironica, bellissima, e canta divinamente. Le vite dei ragazzi, in bilico sullo strapiombo del mondo, stanno per cambiare per sempre.