Il volume traccia la storia della colonia di artisti britannici e irlandesi esistita a Roma tra Sette e Ottocento, concentrandosi sugli anni immediatamente precedenti e successivi alle occupazioni militari francesi dei territori pontifici.
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Delle due comunità anglo-romane, sono individuati e analizzati i principali momenti di associazione collettiva, dall’adozione di rappresentanti in patria per gli interessi finanziari del gruppo (1787), fino alla fondazione della prima British Academy of Arts romana (1823). Con particolare attenzione alle dinamiche di integrazione nel tessuto sociale, le vicende sono ricostruite a partire dalla lettura in parallelo di fonti primarie quali diari, corrispondenze e periodici dell’epoca. Ne fuoriesce un’immagine della realtà anglo-romana basata sulla distinzione tra artisti in viaggio ed espatriati, incidente sulla produzione pittorica e scultorea degli autori coinvolti, quanto sui rapporti con la committenza e l’universo culturale di provenienza. In calce al volume, attraverso una sezione di 120 schede bio-bibliografiche, è fornito un regesto delle presenze di artisti britannici e irlandesi a Roma tra il 1800 e il 1825.
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