Le serie Tv hanno conquistato da almeno un decennio una posizione centrale nell’ecosistema mediale, sia per la qualità dei titoli proposti, sia per le modalità distributive, legate per lo più alle nuove piattaforme digitali. Gli alti standard di qualità adottati investono tutti gli ambiti della produzione, compreso quello dei costumi e degli outfit.
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L’abbigliamento rappresenta, infatti, una importante chiave interpretativa, utilizzata per far comprendere al pubblico il periodo storico evocato, il contesto culturale e geografico in cui vanno a svolgersi gli eventi, le distinzioni identitarie e sociali fra i diversi personaggi. Basti pensare a titoli quali Stranger Things, 1992, The Handmaid’s Tale oppure Sex Education, analizzati nel volume, che hanno attirato l’attenzione degli spettatori per la loro complessità narrativa, nonché per i vestiti apparsi sullo schermo. A partire da una riflessione sulle recenti trasformazioni avvenute nel contesto dei media, dove le piattaforme hanno assunto ruoli importanti anche nella definizione delle modalità di scelta e di fruizione dei prodotti televisivi, il libro indaga la complessa relazione fra moda e serie Tv utilizzando l’analisi testuale e lo studio sociologico delle audience online.
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