Fin da quando gli Stati Uniti erano solo un insieme di colonie controllate dalla monarchia inglese, la religione cristiana e la politica, in particolare quella di stampo conservatore, hanno avuto un rapporto fitto e costante.
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Questo libro offre una panoramica di questa relazione, soffermandosi sugli eventi fondamentali e analizzando alcuni degli scritti più significativi di ministri puritani e dei loro successori. L’intreccio tra religione cristiana e ideologie politiche americane si è articolato attraverso le più svariate espressioni: dalla lotta per abolire la schiavitù alla violenza razziale, in nome del mantenimento dell’egemonia bianca e protestante. La tesi cui si perviene è che il mito della “città sulla collina” non solo percorra tutta la storia statunitense, ma sia ancora presente oggi, nella sua ultima evoluzione: il nazionalismo bianco cristiano.