Un repertorio di ricette che nasce da un fatto paradossale. Nella ricca babele della cucina italiana, straordinariamente spettacolarizzata ormai da anni dalla televisione, sono solo tre i grandi ricettari storici in libreria: Il cucchiaio d’argento (1950), il Talismano della felicità (1925) e ovviamente l’Artusi (nelle mani dei professionisti piuttosto che delle casalinghe).
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In questo repertorio tratto dai nostri primi cinquecento anni (1450-1950) la scelta è caduta su ricette realizzabili e che fossero ancora “moderne” e utilizzabili. Ci sono quelle di Maestro Martino o Bartolomeo Scappi (opportunamente trascritte) così come tantissime altre fra Stefani, Corrado, Vialardi e tanti altri. Una raccolta inedita, di grande valore storico, ma anche e soprattutto un libro da usare, idealmente un po’ macchiato di sugo piuttosto che di fioriture di polvere.