Si prende troppo poco sul serio la capacità di immaginare una società migliore di quella attuale, e ancor meno il potere di agire qui e ora per dare forma e vita al sogno di un mondo post-capitalistico. Gli avventurieri delle utopie concrete a cui questo libro è dedicato, tuttavia, esistono e non stanno certo con le mani in mano.
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Sono costruttori di alternative possibili che si collocano deliberatamente ai margini del mondo normale, vivono e lavorano insieme, dividono in tutto o in parte i loro beni e risorse. Un radicale desiderio di eguaglianza li anima più di ogni altro ideale. Per comprendere la logica e la portata dei loro progetti, dobbiamo domandarci non soltanto chi siano questi comunardi, ma anche esaminare la maniera in cui le loro aspirazioni sono messe in opera. Frutto di molti anni di grande ricerca sociologica, il libro di Michel Lallement si interessa in particolare alle comunità che, negli Stati Uniti, hanno adottato principi di vita e lavoro egualitari. Il suo bilancio di mezzo secolo di originali sperimentazioni sociali dimostra che queste utopie concrete sono oggi tra i più interessanti cantieri di un futuro diverso.