Eva Meijer, scrittrice e studiosa dei linguaggi animali, ricostruisce la storia dimenticata di Len Howard, un'appassionata osservatrice degli uccelli, nata in Inghilterra a fine '800 e catturata fin dall'infanzia nel loro mondo di voli, canti, itinerari indecifrabili sul giardino e i campi gallesi intorno alla sua casa.
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Mostrando una precoce tendenza all'autonomia, Len elude il destino femminile dell'epoca e lascia la famiglia altoborghese per diventare una violinista ed esibirsi nelle orchestre di Londra. Fin quando, già quarantenne, non capisce qual è la vera rotta da seguire: l'amore per gli uccelli. Abbandona quindi la città, gli affetti e la musica per trasferirsi in campagna, nel Sussex, e vivere nel suo "Bird Cottage" da sola con gli uccelli. Caparbiamente - e per il resto della vita - Len li osserva, li studia, conquista la loro fiducia, entra nelle loro comunità rispettandone l'indole e gli spazi. E comincia a capirli, con risultati straordinari. Per molti fu una signora eccentrica che parlava con le cinciallegre, per il mondo scientifico un'outsider difficile da digerire. La realtà è che Howard è stata una brillante precorritrice nello studio dei comportamenti e linguaggi degli animali in libertà, con un'indipendenza e un acume che i suoi tempi non premiarono, ma che oggi ci appaiono esemplari.