La salute riceve tutela giuridica come diritto inviolabile della persona. Secondo la definizione dell'O.M.S., essa corrisponde allo stato di benessere globale dell'individuo, non alla mera assenza di malattia.
[...] Il volume tratta del tema della salute nella dimensione penitenziaria, collocandolo quindi nello scenario pubblico, caratterizzato da spinte polarizzate tra esigibilità del diritto alla salute, da un lato, e istanze securitarie, dall'altro. Utilizzando la chiave interpretativa della cultura giuridica, il testo analizza la formazione e l'implementazione di norme e di politiche dirette ad amministrare la pena e la salute, con riferimento a modelli di giustizia che accostano la retribuzione alla rieducazione, non senza propositi e sperimentazioni di tipo riparativo-riconciliativo. L'indagine è svolta nel contesto italiano e affronta gli effetti del mutamento giuridico che, specie negli ultimi dieci anni, ha dato origine a importanti riassetti organizzativi e gestionali della 'Sanità penitenziaria', in cui i processi di professionalizzazione rivestono una funzione ermeneutica particolare. Alle domande più basilari riguardo alla tutela della salute come diritto fondamentale di ogni individuo, il libro accosta interrogativi legati all'amministrazione e alla gestione della salute nei contesti penitenziari, con riguardo specifico al caso dell'Emilia-Romagna.
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