Lucy a 16 anni è una brillante pianista, enfant prodige già affermata sulla scena internazionale. Concerti, gala, concorsi si susseguono in un crescendo di aspettative famigliari: i Beck-Moreau, facoltosa famiglia di San Francisco, sono musicisti da generazioni, e Lucy e il fratello Gus sono destinati a seguirne le orme.
[...]
Nulla sembra poter scalfire questa convinzione, non pare esservi possibilità di fare altro che non sia stabilito da Nonno Beck, presenza ingombrante che tutti sovrasta, e per tutti decide. Ma qualcosa s'incrina: durante un prestigioso festival a Praga, Lucy abbandona il palcoscenico lasciando il pubblico allibito e il nonno furioso. Che cosa è successo? Lucy non vuole più essere strumentalizzata né dover seguire una strada decisa da altri. L'abbandono del pianoforte vuole dire per lei staccarsi -da soffocanti dinamiche famigliari, ritrovare gli amici, la scuola, la vita di una adolescente qualunque. Ma soprattutto significa capire che suonare le piace davvero, per se stessa, non per il pubblico né per soddisfare i sogni di gloria altrui. Il nuovo insegnante del fratello la riavvicina allo strumento che lei ama e al quale Lucy si rende conto di non poter rinunciare. Ma lo fa a modo suo, senza risparmiare un colpo di scena finale che spiazzerà tutti - i genitori, l'insegnante, il fratello.